Giovedì, 26 Dicembre 2013 19:00

Maria nella Visitazione

 

 

Viene proposto, arricchito da un mirato corredo iconografico, un articolo pubblicato su "Agire" (15 giugno 1996) riguardante Maria nella Visitazione. Difatti in occasione dell'Anno Mariano Diocesano celebrato nella Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno nel 1996, Adelaide Trabucco svolge degli studi sull’iconografia mariana.    

   Seguendo per la ricerca un'impostazione ecumenica, si rileva come le invenzioni iconografiche siano numerose e diversificate sia nell'Oriente sia nell'Occidente, e che ognuna di esse evidenzi un determinato aspetto teologico della visita della Beata Vergine Maria  - la quale ha già nel grembo il Signore Gesù - all'anziana cugina Elisabetta che, in età avanzata, attendeva colui che sarebbe stato Giovanni Battista il Precursore. "L'amore di Dio quando regna nel cuore non resta mai ozioso, muove sempre l'animo al bene del prossimo senza avere rispetto alle proprie inquietudini, poichè l'amore di Dio e quello del prossimo è uno stesso amore, il quale ora si rivolge alla causa ed ora agli effetti, ora al Creatore ora alle creature" (Bartolo Longo, I quindici sabati del Santo Rosario. Commento al Mistero della Visitazione).        

   Il Vangelo riporta che il Battista al saluto della Madre di Dio sussulta  e gioisce nel seno materno. Parimenti sant'Elisabetta chiede a Maria: "A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?", riconoscendo pubblicamente per prima che Gesù è il Sgnore. Un'antica iconografia orientale mostra i due bambini nel seno delle madri e ritrae  il piccolo Giovanni in atteggiamento di adorazione nell' incontrare Gesù. Scriveva  il card. Pierre de Bérulle, la cui devozione mariana giunse, nell'eta della Controriforma, fino all'offerta della servitù verso Gesù e Maria: "Dio è diventato un bambino, e così lui vuole essere conosciuto e adorato per primo da un bambino... Così il Bambino-Dio è riconosciuto e si manifesta, non da un angelo, ma da un bambino. Così il suo primo profeta è un bambino, proprio come poco dopo i suoi primi martiri saranno i bambini".

 

                                            

                                                    Visitazione - sec. XIV - affresco - Chiesa della Santa Croce, Pelendri, Cipro 


  L'evento della Visitazione in Oriente è chiamato "Aspasmòs", l'Abbraccio: personalmente osserviamo che esso riprende l'incontro e l'abbraccio occorsi nell'Annunciazione fra Dio Uno e Trino e la Vergine, tra la Persona divina e la persona umana.  André Grabar sottolinea l'originario valore teofanico dell'immagine della Visitazione. Nelle biografie illustrate dei Re giudaici, le "Illustrazioni del Libro dei Re", era importante evocare non soltanto la nascita, ma anche il concepimente di un importante personaggio.
  Così canta il poeta san Giacomo di Sarug (V-VI sec.): "Si videro la giovinetta e la vecchia, come si dice, il mattino e la sera per baciarsi si incontrarono. Maria è il mattino e il Sole di giustizia porta; Elisabetta è invece la sera che la stella della luce porta. E venne il Mattino e salutò la sera sua compagna, e la sera si commosse al vedersi baciare dal mattino".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IGNOTO: La Visitazione  - sec.XIII - arte romanica catalana - Museo Episcopale, Vic


 

 

Con preghiera di citare la fonte in caso di utilizzazione del testo per motivi di studio.

 

 

 

 

 

 

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Martedì, 09 Ottobre 2012 17:22

La Madonna della Misericordia o del Mantello

All'Anno Mariano Diocesano celebrato nella Diocesi di Salernoio-Campagna-Acerno nel 1996 risalgono una serie di ricerche svolte da Adelaide Trabucco sull'iconografia mariana. L’articolo presentato su “Agire” (sabato, 22 giugno 1996) viene in questa sede arricchito da uno studio iconografico in cui, seguendo per la ricerca un'impostazione ecumenica, rileva come le invenzioni iconografiche siano numerose e diversificate sia nell'Oriente sia nell'Occidente. Ecco allora che viene a coniugarsi l’espressione dell’appellativo Madonna del mantello con titoli diversi ma di analogo significato presenti nella tradizione occidentale e orientale, quali la Madonna della Misericordia, la Madonna della Divina Provvidenza; la Blachernitissa o Madre di Dio di Blacherne, antico santuario mariano di Costantinopoli; la Theotokos Platytera, la Madre di Dio più vasta dei Cieli;  la Protezione della Madre di Dio appellata anche Madre di Dio del Pokrov, la Santa Cintura che protegge come un manto i suoi fedeli che “sotto la sua protezione si rifugiano”.

   Il titolo investigato è antichissimo perché antichissima è l'idea di invocare la protezione della Vergine. Le sue origini sono rinvenibili nella più antica preghiera mariana conosciuta (II-III sec.): "Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: "Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei Genitrix, / nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, / sed a periculis cunctis libera nos, / o semper Virgo gloriosa ed benedicta”.

 

 

 

 

PIERO DELLA FRANCESCA: Madonna della Misericordia  - 1444-1464ca. - Pinacoteca Comunale di S. Sepolcro

 

 

 Con preghiera di citare la fonte in caso di utilizzazione del testo per motivi di studio. 

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