In occasione della memoria liturgica dell'Annunciazione, Adelaide Trabucco scrive un articolo, pubblicato sul settimanale "Agire" (23 marzo 1996) e qui riproposto accompagnato dalle immagini. Lo scritto prende in esame alcune iconografie antiche e poco note che hanno interpretato visivamente il dogma rappresentandolo in modo diverso, a seconda dei contesti culturali.
Gli artisti sin dall'antichità hanno trasposto in chiave figurativa i principi religiosi dottrinali dando vita ad un'iconografia teologica cristiana. Quando ancora il cristianesimo non era stato proclamato religio licita dall'imperatore Costantino, gli artisti affrescavano l'Annunciazione nelle Catacombe di Priscilla, nel III secolo. Qualche anno dopo il Concilio di Efeso del 431 che proclamava Maria Theotokos,"Madre di Dio", l'Annunciazione in S. Maria Maggiore a Roma sottolinea nella regalità degli abiti la particolare condizione di Nymphe anympheute, "sposa senza nozze".
Seguendo per la ricerca un'impostazione ecumenica, vengono esaminate nell'articolo le Annunciazioni bizantine dove la Vergine viene raffigurata mentre si trova non in casa, bensì di fronte ad essa, seduta o in piedi dinanzi a un trono gemmato, o, ispirandosi ai Vangeli apocrifi, mentre si trova vicino al pozzo dove sta per attingere l'acqua, ignara che da lei nascerà Colui il quale sarebbe stato egli stesso la sorgente d'acqua viva.
In questa sede non vengono presentate le Annunciazioni della grande tradizione rinascimentale italiana, che è tuttavia doveroso ricordare, dalle più famose come quelle del Beato Angelico a quelle meno note come l'Annunciazione di Giovanni Bellini nel Polittico di san Vincenzo Ferrer che vede la presenza dello Spirito Santo evocata dalla straordinaria presenza della tenda alle spalle della Vergine. Una tenda rossa come l'amore-Charitas e come il fuoco che simboleggiano lo Spirito Santo.Una tenda mossa dal vento, primo simbolo dello Spirito Santo: gli Apostoli a Pentecoste sentirono un rombo "come di vento che si abbatte gagliardo" e "furono tutti pieni di Spirito Santo" (At 2,2.4). O, ancora, l'Annunciazione del Perugino capace di trasmettere la sospensione incantata che l'Annuncio suscita nelle creature e nel Creato: lo vediamo nella Vergine delicatamente pensierosa, nelle soavi colline umbre in lontananza, nella fuga delle colonne di un'armoniosa architettura classica.
GIOVANNI BELLINI: Vergine annunciata - Polittico di san Vincenzo Ferrer - (part.) - 1464-1470 -
Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia
PIETRO VANNUCCI detto IL PERUGINO: Annunciazione - 1488-1490 ca. - Chiesa di S. Maria Nuova, Fano
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